Per i romani non esisteva l’inferno. Solo inferi dove non si distinguevano i buoni dai cattivi. L’accesso agli inferi avveniva tramite Caronte che traghettava le anime da una riva all’altra del fiume, attraverso le paludi dell’Acheronte. Soltanto i condannati che possedevano due monete d’oro (oboli) adagiate sugli occhi, venivano trasportati. Chi non le aveva era destinato a rimanere nel nulla per l’eternità.
Ho le monete, sono passato oltre.
Così, ho deciso di celebrare il mio rito di passaggio alla fine del 2019. Interrompendo i rapporti con le gallerie d’arte che mi rappresentavano, smettendo di realizzare le opere d’arte secondo i criteri dettati dal mercato. Lontano da tutti, da solo, ho deciso di dedicarmi unicamente al mio ruolo d’artista e di uomo.
“ L’Artista è colui che pone l’Arte a svolgere la funzione centrale della nostra vita, una funzione che cambia innanzitutto il nostro modo di vivere, di pensare, di vedere. Un mutamento di dinamicità e di apprendimento radicale e senza fine. La zona intellettuale dell’artista gioca un ruolo importante nello scorrere e nell’evolversi del Tempo, un ruolo che illumina le menti confuse e ottenebrate, svela il segreto dell’Arte e indica la strada ai viaggiatori erranti. Vi sono uomini che non credono al valore terapeutico dell’Arte. L’Artista oggi deve essere a Servizio della Società per un miglioramento della vita dell’uomo” .
Lucrezia De Domizio Durini
Simafra
“Ho dovuto compiere un gesto estremo per ritrovare la mia identità d’artista. Ho abbandonato le mie certezze per andare verso l’ignoto. Ho celebrato la mia morte per rinascere come una fenice dalle ceneri.”
In questi anni ho compreso l’essenza dell’arte e le responsabilità dell’artista verso la società.
L’artista ha il compito di sensibilizzare, di esprimere la sua ricerca, di raccontare le sue esperienze attraverso le svariate forme d’arte tentando di interagire con le coscienze umane. Ha il dovere di relazionarsi con ogni uomo e non solo con gli addetti ai lavori. L’arte può cambiare il mondo. Credo che concentrarsi unicamente sul proprio ego o su un’arte comprensibile a pochi, sia solo un processo economico rivolto unicamente al “Dio danaro” e al “potere” dell’immagine conformista.
L’arte è arricchimento spirituale e intellettivo. È Amore Cosmico Assoluto a beneficio dell’intera Umanità.
Dobbiamo riflettere e chiedere a noi stessi, quanti artisti nel passato hanno cercato di portare un miglioramento al genere umano, presagendo tutte quelle problematiche sociali, oggi più che mai attuali in tutto il globo terreste?
Esiste un artista che non ha inventato nessun metodo, ma ha generosamente dedicato l’intera sua vita al miglioramento dei metodi esistenti nella società. Ha posto l’Uomo e la Natura al centro e tutto se stesso al servizio dell’ Umanità creando la sua famosa Living Sculpture: Joseph Beuys
Dal 1972 al 1985 fino agli ultimi giorni della sua vita il Maestro tedesco ha lavorato in Italia in linea diretta con la costante collaborazione di Lucrezia De Domizio e con l’obiettivo magico e il contributo scientifico di Buby Durini alla famosa Operazione:
DIFESA DELLA NATURA
Lucrezia De Domizio Durini
La Difesa della Natura di Joseph Beuys non va intesa solamente sotto un aspetto ecologico, ma va letta principalmente in senso antropologico. Difesa dell’uomo, degli individui, della creatività, dei valori umani. Temi attuali in tutto il pianeta terra.
La “Difesa della Natura” è un unicum fenomenologico nell’arte mondiale di Joseph Beuys. Una colossale operazione in cui il concetto beuysiano di Utopia Concreta si realizza attraverso la triade delle tre Piantagioni:
Seychelles- Bolognano- Kassel in Utopia della terra.
Per la prima volta in assoluto il mondo vegetale subisce una transustanziazione spirituale. La “pianta” diviene Opera d’Arte invendibile e inesistente in nessun Museo al mondo.
Beuys è stato il precursore attivo, l’antesignano di tutte quelle problematiche sociali che affliggono tuttora l’intero mondo, purtroppo dopo oltre 30 anni nulla è cambiato anzi vi è stato un peggioramento globale.
Partendo dal mio concetto sociale dell’arte ritengo che “per andare avanti verso un futuro migliore dobbiamo mettere in atto la memoria”. Vorrei riprendere l’operazione della Difesa della Natura di Beuys.Non abbiamo più tempo, l’ umanità non ha più tempo.
“È necessario quindi che l’artista si estranei dal consumismo in cui maledettamente è stato intrappolato e rifletta sul Tempo, sulla sua percezione, sulle diverse profondità spirituali dell’Uomo e della Natura, avvalendosi, da una parte, del valore della spazialità della mente come attitudine di potenzialità intuitiva dell’uomo e, dall’altra, del Coraggio della Verità, di quella Verità che oltrepassa i sistemi per vivere ed amare la realtà.”
Lucrezia De Domizio Durini
TUTELA DELLA SPECIE 2020
TUTELA DELLA SPECIE UMANA.
TUTELA DELLA SPECIE VEGETALE.
TUTELA DELLA SPECIE ANIMALE.
È fondamentale portare avanti concetti umani profondi cercando di tornare all’origine, studiando e tendando di osservare gli antichi segreti della natura. Dobbiamo stare più attenti a curare la nostra e l’altrui anima e a disintossicarci dai sistemi corrotti.
Oggi più che mai, dobbiamo Difendere la Natura ma credo anche che dovremmo più concentrarci alla Salvaguardia dell’Uomo. Alla sua identità. Salvaguardare la specie umana significa prestare attenzione anche al mondo animale e vegetale. Ristabilire gli equilibri perfetti della natura.
CI SIAMO PERSI.
CI SIAMO INDEBOLITI.
L’uomo ha perduto i valori umani, quei principi fondamentali che governano la nostra Madre Natura. L’uomo ha perduto se stesso, ha bisogno di una guida sicura che lo porti dal buio alla luce. Ci affidiamo ai politici che ci muovono come burattini. Abbiamo dimenticato la figura del padre.
Abbiamo bisogno di un Maestro che ci guidi.
Il sistema è debole prendono forza persone avide di potere e di denaro.
A parer mio, le donne sono le uniche che potrebbero avere la forza e l’intelligenza di cambiare il mondo. Le donne devono riappropriarsi del loro patrimonio genetico, sono state per secoli sottomesse. È pur vero che oggi, é il momento della rivalsa intellettuale e sociale femminile, ma è necessario una scelta di vita, competenze e solidale collaborazione.
Noi esseri umani apparteniamo al regno animale, ma possediamo quel quid in più che possiamo chiamare PENSIERO o RAZIONALITÀ, ed è proprio la mancanza della Razionalità che sta lentamente distruggendo il mondo.Il mio lavoro di uomo e di artista si concentra proprio su questi concetti sociali ed umani rivolti alla solidale collaborazione per il Bene Comune.
Sono pienamente d’accordo con Joseph Beuys, uno tra i personaggi più rappresentativi dell’arte mondiale del secondo dopoguerra, chiaramente il mio lavoro possiede diversità temporali, spaziali e formali, ma condivido in toto la sua filosofia.
Il concetto allargato di arte investe tutti i campi dell’organismo sociale, perché si tratta di una trasformazione, diventa paradossale e impercettibile che tutti i collettivi che producono beni spirituali, che producono il capitale creativo debbano vivere sotto repressione e nella dipendenza dei partiti.
Joseph Beuys
Quando abbiamo la coscienza di collaborare tutti insieme come individui liberi siamo molto più vicini all’aver creato una democrazia reale e concreta.
Joseph Beuys
In questo contesto, ho desiderato fortemente esprimere la totalità profonda della mia ricerca artistica. Per anni proprio nelle differenti istanze attraversando studi su Joseph Beuys e James Jyoce e le tante esperienze della vita, step by step, mi hanno portato a creare una Scultura che vive il REGNO DELLE API sia quale metafora di struttura sociale e organica di cooperazione, sia di valenza produttiva concreta ma principalmente la mia Scultura rivela un plus valore trascendentale. Mi viene in menta la serie dei lavori Api Regine degli anni ’50 di Beuys. Nella concezione del Maestro tedesco assume grande rilevanza il Miele e la Cera in quanto prodotti di un organismo, quello delle api, quindi fonte di energia e collante che coopera in armonia e sintonia. Una perfetta metafora della cooperazione umana che acquista una valenza anche politica. Un nucleo simbolico talmente forte nell’opera beuysiana da permettergli, di parlare della sua Teoria della Scultura.
Mi sento di affermare le parole di Novalis: “Arbitrio e Caso sono gli elementi dell’Armonia”
La conoscenza del sapere e la coscienza dell’essere unisono mi hanno condotto per mano a realizzare il mio sogno chiuso per anni nel cassetto: il Progetto di una vita La Tutela della Specie.